Fin dalle scuole elementari ci hanno insegnato che le piante si sviluppano dai semi. Avrai sicuramente fatto l’esperimento con i semi di fagioli nel cotone fino a farli germogliare. Siamo abituati a mangiare frutta con i semi: albicocca, kiwi, mela, pera, melone e tanti altri.
I fiori delle piante possono essere femminili, maschili o ermafroditi. Quando il polline, gamete maschile, incontra l’ovario, gamete femminile, avviene la fecondazione e comincia la formazione del seme.
Il seme serve alla pianta per diffondersi nell’ambiente e mandare avanti la specie. Il frutto non è altro che l’esca per attirare l’animale che, una volta che se ne sarà cibato, nella defecazione espellerà il seme diffondendo la specie. Questo è il motivo per cui i frutti ci mettono diverso tempo a maturare. La pianta si concentra sulla maturazione del seme tenendo il frutto acerbo per non essere mangiato prima che il seme sia pronto a germogliare.
Spesso e volentieri però questi semi risultano fastidiosi al momento dell’ingestione dell’alimento. Quanto ci mettete a togliere i semi dall’anguria in estate? Beh, è arrivato il momento di dirvi che esiste un’anguria senza semi. L’uva passa, per esempio, è un uva senza semi. Ti immagini quanto tempo perderesti a togliere, oltre che i canditi dal panettone, anche i semi dall’uvetta?
Questi frutti senza semi, o con semi rudimentali, vengono chiamati apireni.
Esistono due tipi di apirenia: la partenocarpia, dove non avviene proprio la fecondazione, e la stenospermocarpia dove avviene la fecondazione, ma l’embrione abortisce e al posto dei semi ci sono piccoli residui erbacei.
L’apirenia è un fenomeno naturale che l’uomo ha sfruttato.
Tutt’intorno a noi esistono frutti apireni, anche se spesso non ce ne accorgiamo. La banana che troviamo sugli scaffali dei supermercati, per esempio, è apirena. Di seguito potete vedere la differenza tra una banana normale e una apirena.
Abbiamo detto però che la maturazione del frutto non è altro che una conseguenza della maturazione del seme. E come fanno quindi questi frutti a maturare senza semi? Ci pensa un ormone, chiamato gibberellina. Quest’ormone stimola la maturazione del frutto indipendentemente dall’avvenuta fecondazione o dall’aborto dell’embrione.
Rimane un’ultima domanda a cui rispondere. Se le piante si riproducono per seme, come fanno le piante apirene a riprodursi? Le piante sono in grado di rigenerarsi a partire da un ramo. Ciò significa che ogni volta che raccogliamo i frutti di una pianta e poi piantiamo un ramo della stessa quando questo fruttifica, otteniamo cloni della pianta originale.
Fonti:
- Botanica generale e diversità vegetale – Piccin
- La vite e il vino – Cultura e coltura
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